Trump nomination Nick Adams ambasciatore: influencer machista

upday.com 7 hours ago

Donald Trump ha scelto Nick Adams come ambasciatore in Malesia, un influencer di destra noto per il suo machismo e le battute sulle cameriere scollacciate dei fast-food. L'australiano-americano si è guadagnato un seguito conservatore grazie alla sua immagine eccessiva da "maschio alfa".

Adams fa parte della cosiddetta "manosfera", un mondo di contenuti online che attrae principalmente giovani uomini schierati con Trump. È famoso per la sua passione per bistecche e per Hooters, la catena di ristoranti nota per le cameriere scollacciate.

Un curriculum controverso

La candidatura di Adams come diplomatico in un Paese di 35 milioni di abitanti a maggioranza musulmana è accompagnata da un lungo elenco di commenti islamofobi. Ha accusato i rivali politici di Trump di essere sostenitori dell'Islam e ha lanciato invettive contro i presunti sforzi di "insegnare l'Islam nelle scuole".

Online si è lasciato andare a battute volgari e trolling, twittando spesso su simboli stereotipati di mascolinità. Quando Hooters ha dichiarato bancarotta, ha puntato il dito contro "l'inflazione di Biden, combinata con l'antiamericanismo woke dei Democratici".

L'endorsement di Trump

Trump ha scritto la prefazione del libro di Adams "Alpha Kings", in cui l'influencer promuove l'ideologia machista. "Come me, so che Nick apprezza il potere dell'umorismo, quando si tratta di esprimere un concetto", scrive il Presidente.

In un video sui social media, privo della retorica incendiaria che lo ha reso famoso, Adams ha ringraziato Trump "per l'onore di una vita". Secondo il New York Times, che ne traccia un profilo, rappresenta un fenomeno in crescita tra i sostenitori conservatori.

Dal fallimento politico al successo americano

Prima di lasciare l'Australia, Adams era stato un politico di piccolo cabotaggio del Partito Liberale. Era stato espulso per condotta "che avrebbe potuto mettere in imbarazzo o danneggiare la reputazione" del movimento.

È diventato cittadino statunitense naturalizzato nel 2021 e si è trasformato in uno dei primi sostenitori di Trump. La sua nomina rappresenta una scelta controversa per un ruolo diplomatico di primo piano in Asia.

(AGI) www.agi.it Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.

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