Tajani: "Non accanirsi contro banche, con Lega idee diverse"

upday.com 3 hours ago
Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani durante un incontro diplomatico ufficiale (Photo by Alex Wong/Getty Images) Getty Images

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani (FI) ha ribadito la sua ferma opposizione all'ipotesi di un contributo volontario delle banche proposta dal leader della Lega Matteo Salvini. "Per principio sono contrario a evocare la parola tassa", ha dichiarato a margine degli Stati generali del Mezzogiorno di Forza Italia a Villa San Giovanni.

Il leader di Forza Italia ha sottolineato che "accanirsi contro le banche non ha alcun significato". Secondo Tajani, gli istituti di credito "devono fare il loro dovere come tutti i cittadini e le imprese", ma senza politiche aggressive nei loro confronti.

Divergenze nette con la Lega

Il vicepremier ha evidenziato le profonde differenze di vedute all'interno della maggioranza di governo. "La Lega ha le sue opinioni, noi le nostre che sono completamente diverse", ha affermato Tajani, marcando una netta distanza dalla proposta di Salvini.

Le banche, secondo il ministro degli Esteri, "raccolgono risparmi, erogano prestiti e devono rispettare le regole e pagare le tasse come tutti". Tuttavia, ha precisato che questo deve avvenire attraverso il dialogo e non con minacce.

Timori per i mercati finanziari

Tajani ha espresso preoccupazioni per le possibili conseguenze sui mercati finanziari. "Non dobbiamo spaventare gli investitori, cominciando a dire che aumentiamo le tasse", ha avvertito il leader di Forza Italia.

Il vicepremier ha ribadito l'importanza di non allarmare "gli investitori stranieri e nemmeno i mercati". Secondo Tajani, "non è con le minacce di tasse che si ottengono le cose", ma serve "parlare e confrontarsi" con gli istituti bancari.

Approccio collaborativo necessario

Le banche "devono pagare le tasse e dare il loro contributo, ma con il loro coinvolgimento e non con una politica di minacce", ha sottolineato Tajani. Il leader di Forza Italia ha concluso affermando che le banche "devono fare la loro parte ma non possono essere indicate come il nemico pubblico numero uno".

Il vicepremier ha ribadito la necessità di un approccio collaborativo piuttosto che punitivo verso il settore bancario, evidenziando come il dialogo sia la strada migliore per ottenere risultati concreti.

Fonte AGI (www.agi.it)

Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.

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