Il consiglio dei ministri israeliano ha approvato all'unanimità il licenziamento del Procuratore Generale Gali Baharav-Miara. La decisione arriva dopo che Baharav-Miara aveva guidato la pubblica accusa nel processo per corruzione contro il primo ministro Benjamin Netanyahu.
La rimozione diventerà effettiva solo dopo la convalida dell'Alta Corte di Israele. Il tribunale supremo potrebbe però scegliere di ritenere il licenziamento illegale, bloccando così la decisione del governo.
Ministri escludono il Procuratore
Indipendentemente dal verdetto della Corte, i ministri israeliani si sono impegnati a escludere Baharav-Miara dalle future riunioni governative. Questa decisione rappresenta un ulteriore passo nel conflitto tra l'esecutivo e la magistratura.
Il ministro delle Comunicazioni Shlomo Karhi ha richiesto la nomina immediata di un sostituto. Secondo Karhi, è necessario evitare "un vuoto governativo che si riempia di pile di interpretazioni legali infondate".
Decisione controversa del governo
Il caso evidenzia il rapporto teso tra il governo Netanyahu e il sistema giudiziario israeliano. L'esito del ricorso all'Alta Corte determinerà se il licenziamento potrà essere portato a termine.
Fonte AGI (www.agi.it) Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.